“Trama d’aprile, riempi il barile; trama di maggio giusto un assaggio, trama di giugno, ungi solo il grugno”.
Fin dai tempi più antichi il momento della fioritura è di grande importanza e valore per stimare l’andamento della stagione.
Andiamo a scoprire insieme alcuni segreti e curiosità!
Dopo il riposo vegetativo, tra fine aprile e inizio maggio inizia la fioritura dell’olivo. È proprio in questo periodo dell’anno che è possibile osservare sulle piatine dei fiori piccoli, bianchi e delicati raggruppati a grappolo, le mignole.
La mignolatura è appunto il periodo in cui il fiore raggiunge la sua massima dimensione.
Questa è per noi una fase molto importante per iniziare a determinare la stagione olivicola. Da questa prima osservazione in campo è infatti possibile ottenere una prima stima del raccolto.
Una corretta fioritura è essenziale sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo ed è influenzata da molti fattori, sia ambientali che artificiali, controllati da una buona pratica agronomica. Per avere una buona fioritura e, di conseguenza, un buon raccolto, è molto importante eseguire una concimazione equilibrata affiancata da una potatura poco aggressiva.
In funzione poi dell’andamento climatico primaverile è importante valutare la possibilità di irrigare le piante; se secco e caldo, l’olivo avrà bisogno della giusta irrigazione; al contrario, piogge abbondanti potrebbero invece danneggiare i fiori impedendo la successiva impollinazione.
Ma attenzione… Una fioritura abbondante non è sinonimo di frutti abbondanti. Infatti, anche in condizioni climatiche ideali, solo il 2-3% dei fiori viene impollinato e diventa frutto. Quanto più anticipata è la fioritura, tanto più si può sperare in una raccolta di olive abbondante. Infatti la formazione e l’accrescimento dei frutti sono ostacolati da eccessi climatici come siccità e calore.
In questo preciso periodo le piante non hanno più i fiori ma ci troviamo nella fase di accrescimento dei primi frutti.
Come si passa dal fiore al frutto?
Fioritura e nascita delle olive: grazie all’impollinazione anemofila, ovvero il polline viene trasportato sul fiore grazie all’azione del vento. È quindi di fondamentale importanza avere delle giornate particolarmente ventose e povere in piogge.
Dopo la fioritura di maggio, in giugno ha inizio l’allegagione in cui la corolla dei fiori appassisce e cade, permettendo così la trasformazione dei fiori in frutti.
Dalla seconda metà di giugno, è possibile vedere ad occhio nudo un accrescimento costante di questi piccoli frutti e, sotto l’effetto benefico dell’energia solare, queste prime piccolissime olive continuano a crescere per tutta l’estate.
È di estrema importanza valutare e monitorare l’accrescimento di queste piccole olive per valutare sia la quantità di frutti per pianta sia per rilevare l’eventuale presenza di malattie o insetti patogeni che potrebbero danneggiare l’oliva e, se necessario, intervenire prontamente e preventivamente.
La nostra ricetta segreta per ottimizzare al meglio questa fase è cura, osservazione e prevenzione. Dalla fioritura alla nascita delle olive per un olio di qualità.