IL FENOMENO DELL’ALTERNANZA: LA CRESCITA DEI FRUTTI DELL’OLIVO
Al momento ci troviamo nella fase di accrescimento dei piccoli frutti che si sono formati in seguito all’allegagione, fase del ciclo vitale dell’olivo che si verifica nella prima metà di giugno durante la quale avviene l’inizio della trasformazione dei fiori in frutti.
In questa fase di passaggio si assiste appunto all’appassimento e alla caduta della corolla dei fiori e alla trasformazione dei fiori fecondati in frutti.
L’Olivo, specie perenne frutticola, è interessato dal fenomeno noto come “alternanza di produzione” per cui, di solito, ad un’annata di abbondante produzione ne segue una con produzione scarsa.
In genere il ciclo è biennale ma in condizioni sfavorevoli l’annata di scarica può durare anche due o tre anni. Tale alternanza si può verificare sia a livello zona olivicola che all’interno di uno stesso oliveto, osservando quindi la presenza contemporanea di piante particolarmente cariche e di altre nettamente scariche. Pensate che tale fenomeno si manifesta anche all’interno della chioma di un singolo albero, notando branche con buona carica di frutti ed altre con scarsa o carica nulla.
La riduzione della crescita dei nuovi germogli, con conseguente riduzione del numero di nuove gemme, e la considerevole riduzione delle gemme laterali che svilupperanno i fiori, sono due delle cause principali di questo fenomeno.
Il fenomeno dell’alternanza è influenzato da diversi fattori quali una raccolta tardiva delle olive e la loro permanenza sull’albero, elevate umidità nelle fasi di fioritura e allegagione, temperature molto basse o elevate associate ad una bassa disponibilità idrica, attacchi parassitari ai fiori e il fabbisogno in freddo.
La biologia di fruttificazione dell’olivo si compie nell’arco di due anni ed è un fenomeno particolarmente complesso e ancora non particolarmente definito.
Il fiore e il frutto si sviluppano dalle gemme a fiore che nascono su un ramo dell’anno precedente. Tale aspetto è cruciale per capire il fenomeno dell’alternanza: infatti, il ridotto numero di nodi e di gemme differenziate a fiore deriva da un ridotto accrescimento del germoglio dell’anno precedente. La ridotta crescita del germoglio è causata da una forte carica di frutti in quanto questi competendo a livello nutrizionale, assorbono una quantità maggiore di elementi nutritivi, a discapito dei germogli.
L’azoto e il potassio, elementi nutritivi fondamentali, nelle annate di carica vengono dislocati ai frutti piuttosto che alla vegetazione e, al contrario, nelle annate di scarica, è la vegetazione che accumula elementi minerali e sostanza secca. Ecco quindi che nell’annata con abbondante fioritura e allegagione e conseguente produzione elevata, si riduce l’accrescimento dei germogli, creando così uno scompenso che porta appunto all’alternanza di produzione.
Nell’olivo è quindi la crescita vegetativa dell’anno in corso a determinare la produzione dell’anno successivo, crescita a sua volta influenzata dalla carica fruttifera.
Attraverso tre semplici buone pratiche di concimazione, potatura e irrigazione si può limitare, per quanto possibile, l’alternanza di produzione. Quello che facciamo noi, per ottenere un olio di oliva di qualità, è associare una buona pratica agronomica al rispetto e al volere della natura, madre e guida per le nostre piante.
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